Tracce

protagonisti

Pauchi Sasaki

Compositrice e artista sonora. Descritta da The Wire come un’artista senza paura di lavorare all’interno di diverse discipline e vincoli stilistici “, il suo approccio interdisciplinare integra la composizione musicale con la progettazione di performance multimediali, l’applicazione di nuove tecnologie e lo sviluppo di strumenti auto-progettati. La sua musica ricrea intimi paesaggi soggettivi attraverso sonorità elettroacustiche miste a registrazioni sul campo e sintesi.
Le sue composizioni coinvolgono strumentazioni acustiche e amplificate, così come strumentazioni elettroniche eseguite attraverso formati di ensemble influenzati dall’estetica dell’improvvisazione e dalle tradizioni musicali etniche. Il suo lavoro si concentra anche sullo sviluppo di musica interattiva in tempo reale e strumenti auto-progettati utilizzando Max Msp e circuit bending. Questa branca del suo lavoro mira ad una forma di realizazzione della performance di musica elettronica che integri l’emissione di suoni elettronici con l’espressività corporea.

Compositrice attiva, le sue colonne sonore (“Le convincenti colonne sonore di Pauchi Sasaki” – Variety 2015) sono presenti in più di 30 lungometraggi e cortometraggi, e sono state premiate con quattro premi internazionali: “Best Original Score”, 29° Festival Cine Ceara (Brasile); 30° Festival de Cinema Latino Americano di Trieste; Filmocorto, 15° Festival Internazionale del Film Latinoamericano di Lima; CONACINE, National Film Council del Perù.
Selezionata dal compositore Philip Glass, ha ricevuto il “Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative”; le è stata assegnata la borsa di studio Ibermúsicas per la composizione del suono con le nuove tecnologie al CMMAS in Messico; ha ottenuto la residenza artistica del Goethe-Institute in Brasile, a Berlino, dalla Civitella Ranieri Foundation Fellowship, dalla Columbia University’s Institute for Ideas and Imagination Fellowship e il Prince Claus Fund.

I suoi progetti sono stati commissionati da ACO/Carnegie Hall, Silkroad Ensemble, Pan American Games Opening Ceremony Lima 2019, tra le altre. Il suo lavoro è stato presentato in sedi e festival internazionali come Tokyo Experimental Festival, Biennale Architettura di Venezia, Carnegie Hall, Festival di Cannes, Walt Disney Hall, MET, The Kitchen, Gran Teatro Nacional del Perú, Festival Cervantino, Art Basel Miami week, Il Mostly Mozart Festival del Lincoln Center e il John F. Kennedy Center for the Performing Arts.

Il lavoro di Matías Umpierrrez è un’indagine sul rapporto esistente tra pubblico e finzione. Attraverso questa indagine, i suoi progetti si pongono alla frontiera delle arti performative, delle arti visive e dei progetti curatoriali, generando una dialettica tra memoria-oblio-spettatore-palcoscenico-scena-territorio. Per questo motivo i suoi lavori dialogano in termini globali, cambiando luoghi, linguaggi, mezzi e discipline.

Le sue opere sono state presentate in spazi non convenzionali come edifici abbandonati, stazioni ferroviarie, fabbriche alimentari, chiese, foreste o teatri, cinema e musei, tra cui istituzioni come Complejo Teatral de Buenos Aires, Museo MALBA (Buenos Aires), Museo Pinacoteca de São Paolo (Brasile); Museo Reina Sofía e Centro drammatico nazionale spagnolo-CDN (Madrid); l’Oficina Cultural Oswald de Andrade a São Paulo (Brasile), Donostia Kultura (Paesi Baschi, Spagna); Territory Festival (Mosca), nell’ambito di New Directors/New Films presentato dalla Film Society of Lincoln Center e dal MoMA di New York, e il Festival de Manizales (Colombia).
Oltre al Museo de la Ficción, i progetti di Umpierrez includono The Forests (performance video installazione in cui crea con diverse persone universi onirici, una sorta di finzione inconscia ), Constructions (video installazione in cui utilizza la tradizione orale per creare miti basati sulla vita delle persone viventi), TeatroSOLOLONEtheater (performance site-specific globale per un membro del pubblico che è stata prodotta a Buenos Aires, Graus, São Paulo, Madrid, San Sebastián, Portland), Distancia (teatro virtuale con un’attrice in streaming che si esibisce da quattro città distinte: Buenos Aires, New York, Parigi e Amburgo), dramaHOME (performance-intervento che esplora il rapporto tra mamme casalinghe, computer e drammaturgia), Paisaje (video), Clínica de la Obsesión (clinica globale di artisti presentata in varie città del mondo), 4 Mujeres Bailan (video), Gente Favorita (teatro), Cuionera Tropical (performance), La Flauta Mágica (opera) e Novela (teatro).
Umpierrrez è stato selezionato alla Rolex Arts Mentor & Protégé Initiative, programma che biennalmente sceglie un giovane artista, in tutto il mondo, per ogni disciplina. Attraverso questa iniziativa, Umpierrez ha avviato una collaborazione e un dialogo con il suo mentore, l’artista canadese Robert Lepage. Nel 2016 è stato ospite d’onore come giovane artista di rilievo, al Premio Proryv a San Pietroburgo. Nel 2014, BGH ha nominato Umpierrez uno dei 100 argentini più innovativi degli ultimi 100 anni. Nel 2009 è stato insignito della borsa di studio Iberescena per giovani creatori e nel 2010 ha ottenuto una menzione d’onore per la scrittura teatrale dal Fondo nazionale per le Arti dell’Argentina.

Umpierrez realizza anche progetti curatoriali che attivano dialoghi, creando reti e comunità locali-regionali-globali. Come risultato del suo lavoro per diverse istituzioni, ha creato progetti curatoriali interdisciplinari che hanno riunito più di 120 commissioni originarie.
Nel 2007 è stato assunto dall’Universidad de Buenos Aires (UBA) come Coordinatore della Sezione Teatro del leggendario Centro Culturale Rettore Ricardo Rojas. Da allora fino al 2014 ha creato acclamati progetti curatoriali, riunendo artisti visivi, teatrali e cinematografici: grazie ad alcuni di questi progetti sono stati scoperti più di 40 artisti emergenti.
Umpierrez ha fondato nel 2014 il Festival Internacional de Dramaturgia, Festival coprodotto da istituzioni internazionali e istituzioni note nella città di Buenos Aires.
Nel 2018 ha creato la Plataforma Fluorescent, un programma transdisciplinare che promuove la collaborazione tra creatori e istituzioni di diverse geografie.

Matías Umpierrez